A 150 anni dalla morte del maestro pesarese, le sue opere continuano ad essere rappresentate nei più grandi teatri d’Italia e del mondo. Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola o La gazza ladra, tanto per citarne alcune, deliziano ancora gli amanti del bel canto così come le sue non meno celebri composizioni, quali lo Stabat Mater o la Petite messe solennelle.
Ma Gioacchino Rossini non fu solo un grande compositore, fu anche un uomo di grandi passioni che seppe vivere la vita fino in fondo, non trascurandone i piaceri come quello della tavola e del mangiar bene che considerava un vero e proprio rito.
Inoltre, essendo celebre e celebrato in ogni parte d’Europa, fu anche un assiduo viaggiatore. Nel corso della sua esistenza soggiornò in molti luoghi, scegliendo infine di stabilirsi in quella che considerò una seconda patria, la Francia, e trascorrendo gli ultimi anni nella sua villa di Passy, nei dintorni di Parigi.
In questo libro ripercorriamo la biografia del maestro mettendone in luce proprio questi aspetti più familiari e privati, con puntualità, ironia e quel pizzico di curiosità che le vite dei grandi sempre suscitano.
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